La città cinese è in preda alla furia. I cittadini si stanno ribellando al rigido lockdown.
Scene apocalittiche nella capitale finanziaria cinese dove i contagi sono in continuo aumento. Shangai sta vivendo la sua peggior ondata di Covid dalla prima di Whuan del 2020. Le autorità sanitarie hanno deciso di imporre un rigido lockdown ma questo non sta funzionando e i cittadini stanno iniziando a ribellarsi.
Inizialmente la città era stata divisa in due mettendo in lockdown solo una parte della città. Ma la strategia non ha funzionato e va sempre peggio. Misure dure anche per i bambini positivi. I cittadini sono stanchi e urlano dalle loro abitazioni. Il malcontento aumenta e si stanno scatenando proteste e risse in tutta la città. Inoltre, iniziano a mancare i beni alimentari poiché la città è completamente chiusa. Le immagini che circolano sui social media descrivono una situazione mai vista prima.
Le autorità reprimono le proteste anche in modo violento e massiccio così come con violenza ha strappato bambini positivi al covid dalle proprie abitazioni separandoli dai genitori. La politica zero covid del governo cinese evidentemente non sta funzionando e sta fallendo anche perché la popolazione insorge sempre di più. Anche l’economia sta subendo pesanti conseguenze che si ripercuotono su tutto il paese.
La popolazione di Shangai insorge contro il regime cinese
La frustrazione della popolazione rischia di propagarsi da Shangai a tutte le altre città che stanno registrando un aumento di contagi. Il governo di Xi Jinping non ha intenzione di rivalutare la strategia fallimentare di Zero Covid e questo rischia di avere un impatto negativo sul consenso al Partito popolare cinese. Le proteste che girano sui social network mostrano una ribellione massiccia contro le autorità e questo rigido lockdown. Molti messaggi sono stati censurati perché criticavano il governo e le sue scelte, ma nonostante la censura è palese ciò che sta accadendo a Shangai.